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sabato 8 dicembre 2007

ci mangiamo...l' Emilia Romagna

Tagliatelle bolognesi al ragù

Non sono riuscito a trovare immagine che potesse rendere meglio l' idea della regione che stavamo mangiando: l' Emilia Romagna. Questa splendida regione, conosciuta anche come pianura padana, ha una ricca tradizione culinaria, soprattutto per quanto riguarda i primi piatti che vanno dalle lasagne emiliane ai cannelloni i tortellini in brodo, fino ad arrivare alle quì presenti tagliatelle al ragù modenesi. Ho deciso di prepare questo piatto perchè mi era sembrato quello più facile da sviluppare; naturalmente mi sono fatto aiutare dalle sapienti braccia della mamma per quanto riguarda la tiratura della sfoglia come potete vedere di seguito e dai ragazzi per la preparazione del ragù. Per la pasta si una farina di grano duro uova e acqua, si fa l' impasto e si lascia riposare una ventina di minuti. Dopo si tira la sfoglia con il mattarello e si lascia riposare anche questa venti minuti. Appena pronta la sfoglia si ripega e si tagliae le tagliatelle si lasciano sui vassoi fino al momento della cottura. Per quanto riguarda, inece, il ragù, si procede in questo modo: Si tritano finemente mezza cipolla bianca, una carota, del sedano e il prezzemolo successivamente si fa soffrigere per qualche minuto le verdure e ci si aggiungono le salsicce e la carne macinata(400 gr. di manzo e 100 gr. di maiale) e lascia cuocere per una ventina di minuti cercando di non far bruciare la carne maciata. A cottura quasi ultimata della carne, si aggiunge il pomodoro, 1/2 kg. di pelati e 1/2 kg. di passata e si lascia insaporire il tutto per altri 30 minuti. A questo punto il ragù è pronto e si può passare al condimento delle tagliatelle ce nel frattempo avremo fatto cuocere in acqua bollente per 5 minuti circa. Devo dire grazie anche a loro per l' ottima riuscita della cena.

Petti di tacchino alla parmigiana


Questo quì di fianco è il secondo piatto: petti di pollo alla parmigiana. Si preparano in maniera abbastanza semplice: si passano i petti di tacchino nell' uovo e poi nel pan grattato nel frattempo si imburra (commento di paolo ndr) una padella e ci si fanno dorare. Una volta dorati tutti i petti di tacchino, si rimettono in una padella antiaderente con una fettina di prosciutto di Parma e delle scaglie di parmigiano reggiano e si lascia con un coperchio su fuoco basso fino a quando il formaggio non si comincia a sciogliere, alcune correnti di pensiero dicono che sarebbe cosa buona e giusta cospargere il tutto con del tartufo fresco ma per ovvi motivi economici, abbiamo preferito seguire la corrente più proletaria che vede accompagnato il piatto con della crema di aceto balsamico, come vedete nella foto.